Sull’entrata a regime del nuovo carcere

Sabina Radicale plaude all’imminente andata a regime del nuovo carcere di Rieti, il quale potrà consentire a circa 200 detenuti provenienti da altri istituti di vivere in condizioni migliori delle attuali; pensiamo in particolare al carcere di Viterbo, che durante la visita del Ferragosto in Carcere organizzato da Radicali Italiani, risultava ospitare 688 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 300.

Sabina Radicale plaude all’imminente andata a regime del nuovo carcere di Rieti, il quale potrà consentire a circa 200 detenuti provenienti da altri istituti di vivere in condizioni migliori delle attuali; pensiamo in particolare al carcere di Viterbo, che durante la visita del Ferragosto in Carcere organizzato da Radicali Italiani, risultava ospitare 688 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 300.
Si rallegra per l’interesse che anche il Sindaco Emili manifesta per la situazione carceraria nel suo comune, e lo rassicura riguardo a quello che egli ha definito “sovraffollamento di Santa Scolastica”; in realtà, ad agosto risultava una invidiabile situazione di 45 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 37 e capienza tollerata di 48 posti.
Chiede al senatore Cicolani (che sa sensibile all’argomento, avendo aderito all’iniziativa e consentito la visita di Ferragosto a Santa Scolastica) di richiedere che sia rispettato l’ordinamento penitenziario, laddove prescrive (articolo 42) che “nel disporre i trasferimenti deve essere favorito il criterio di destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza delle famiglie”.
Chiede altresì al Senatore di impegnarsi in sede legislativa affinché il nuovo carcere possa rimanere nei parametri di occupazione previsti, garantendo così, come anche noi ci auguriamo “stato di salute migliore per detenuti e guardie, percorsi di recupero veri”. Precisiamo “in sede legislativa”, perché non crediamo che il solo impegno personale possa garantirlo, a fronte dell’attuale tasso di aumento mensile della popolazione carceraria, che è di quasi 800 detenuti.

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