La Diocesi di Rieti ha diramato un comunicato in cui rende noto che "in prossimità delle Feste di Natale alcune Dirigenze Scolastiche avrebbero deciso di non prevedere la celebrazione della Messa, nonostante le corali richieste dei genitori" e si "augura che le Dirigenze delle Scuole rivedano le proprie determinazioni".
Non ci interessa qui disquisire se l’attività extra curricolare della celebrazione della Messa sia utile o meno alla "crescita umana e civile" degli studenti, come la Diocesi sostiene.
La Diocesi di Rieti ha diramato un comunicato in cui rende noto che "in prossimità delle Feste di Natale alcune Dirigenze Scolastiche avrebbero deciso di non prevedere la celebrazione della Messa, nonostante le corali richieste dei genitori" e si "augura che le Dirigenze delle Scuole rivedano le proprie determinazioni".
Non ci interessa qui disquisire se l’attività extra curricolare della celebrazione della Messa sia utile o meno alla "crescita umana e civile" degli studenti, come la Diocesi sostiene.
Il motivo per cui scriviamo è lo stupore che la Diocesi proponga, per "lasciare la libertà di partecipare alla celebrazione" di prevederla "opportunamente verso la fine della mattinata".
Ciò ci stupisce perché il DPR 567/1996, ampiamente citato dalla Diocesi, dispone che queste iniziative "si svolgono in orari non coincidenti con quelli delle lezioni e, ove possibile, nei giorni festivi" e sono "opportunità per un proficuo utilizzo del tempo libero".
E non c’è dubbio di cosa il Ministero voglia intendere: oltre a parlare di "tempo libero" si parla di non coincidenza di orari, non di lezioni; dunque la sospensione ad hoc della normale attività scolastica per quel giorno non crea spazio per la l’attività integrativa.
Visto quanto sopra ci auguriamo che le Dirigenze Scolastiche le quali, in piena autonomia decidano per questa celebrazione, si attengano a quanto disposto dal DPR.
Marco Giordani
segretario Sabina Radicale