Leggiamo la ancora senatrice Binetti sostenere in varie interviste e dichiarazioni che «è un errore ritenere che valori come la famiglia, la tutela della vita e l’accoglienza degli immigrati non si declinino a
Leggiamo la ancora senatrice Binetti sostenere in varie interviste e dichiarazioni che «è un errore ritenere che valori come la famiglia, la tutela della vita e l’accoglienza degli immigrati non si declinino a livello locale. Ad esempio, la possibilità di contrastare l’uso della pillola abortiva RU486 si giocherà in buona parte a livello regionale.
Candidando una radicale ci si schiera automaticamente a favore del farmaco».
Ora, la Binetti è un problema interno al Partito Democratico, ma siccome non si vedono risposte da parte del PD e siccome ella critica la scelta della nostra candidata presidente, ci permettiamo di commentare come Sabina Radicale le sue dichiarazioni.
Su cosa si intenda e come si tuteli la famiglia e la vita, ammettiamo di avere idee diverse da quello della senatrice. Non si capisce però come il valore dell’accoglienza agli immigrati non trovi riscontro nella candidatura di Emma Bonino, che ha passato il Ponte dell’Immacolata non davanti al Palazzo dell’Inquisizione a Piazza di Spagna, ma nei centri di accoglienza e smistamento.
Al contrario, questa attenzione della Binetti al tema della accoglienza ci garantisce che ella, pur dimettendosi come annunciato dal PD, non riterrà migliore la coalizione di centro destra.
Del resto, la sua promessa di lasciare il Partito Democratico ("trovo che sia abbastanza improponibile la mia permanenza") ci sembra quanto mai opportuna, se ancora oggi non si è accorta che il suo partito non ha mai manifestato la volontà di contrastare l’uso della pillola abortiva RU486.
Auguriamo alla signora Binetti (che di certo rimetterà la carica di senatrice a cui è stata non eletta ma nominata dal PD) di trovare una sponda dove tutte le sue istanze siano osservate; anzi, visto che si sente offesa dal sentire che non c’erano alternative, si candidi ella stessa così dando la possibilità una volta per tutte di contare quanti cattolici la pensano come l’Opus Dei.
Su una cosa siamo comunque d’accordo con la signora, che ha il merito della chiarezza: sì, approvando la candidature di Emma Bonino, «si avalla l’opinione secondo cui i radicali sarebbero capaci di dare risposte, in una situazione di vuoto politico nel Paese».