Lista Bonino, Paris: Il parlamento incita a violare le leggi

Annullate fino al prossimo mese di maggio le multe per le affissioni abusive

 

Annullate fino al prossimo mese di maggio le multe per le affissioni abusive

 

Con il decreto mille proroghe, su proposta della Lega, fatta propria dal PdL, il Parlamento ha varato l'altro ieri una legge che esenta tutti coloro che erano stati multati per affissioni abusive di manifesti elettorali dal pagare le somme che erano stati condannati a versare nelle casse dei comuni.

E, la cosa più incredibile è che con la stessa norma si esenta dal rispondere del reato di affissioni abusive tutti coloro che commetteranno quel reato fino al 31/5 p.v., cioè fino a quando la campagna elettorale in corso sarà terminata. Come a dire: “datevi da fare, potete affiggere senza paura perché la legge è sospesa fino al 31/5/2010!”.

L'avv. Gianfranco Paris, candidato della lista Bonino/Pannella per la circoscrizione di Rieti ha così commentato l'evento: «la legge approvata in Parlamento l'altro ieri è un vero e proprio incitamento alla illegalità, suggerito da interessi di parte, cioè di quei partiti più grandi che, finanziati con i denari di tutti noi, se ne fregano del rispetto delle leggi, anteponendo i loro interessi privati a quelli della collettività».

«Nemmeno ai tempi del fascismo si sarebbe potuta verificare una cosa di tal genere perchè allora c'era un maggiore, anche se di poco, rispetto della istituzione parlamentare. Qui si predica democrazia e si fa scempio della legalità incitando il cittadino a violare le leggi».

«Siamo in presenza – ha concluso l'avv. Gianfranco Paris – di un vero e proprio attentato contro i principi sanciti dalla Costituzione e di un incitamento a delinquere. Ritengo ci siano gli estremi perché il Presidente della repubblica bolli di incostituzionalità tale norma e ne pretenda la cancellazione dal testo della Mille Proroghe, anche perché danneggia le casse già disastrate dei comuni. Inoltrerò una formale richiesta in tal senso e invito i parlamentari radicali a fare altrettanto».

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