Intervista a Gianfranco Paris, candidato della lista Bonino/Pannella che ha conseguito il 3,2 % dei voti nella circoscrizione di Rieti, aumentando considerevolmente i voti conseguiti alle europee del 2009 nelle quali fu conseguito il 2,1%, diventando la quarta forza della sinistra in provincia, la terza addirittura nella città di Rieti e la seconda in molti paesi della Sabina, come la valle del Tronto.
D. Molti sostengono che Emma ha perduto per il voto cattolico.
Intervista a Gianfranco Paris, candidato della lista Bonino/Pannella che ha conseguito il 3,2 % dei voti nella circoscrizione di Rieti, aumentando considerevolmente i voti conseguiti alle europee del 2009 nelle quali fu conseguito il 2,1%, diventando la quarta forza della sinistra in provincia, la terza addirittura nella città di Rieti e la seconda in molti paesi della Sabina, come la valle del Tronto.
D. Molti sostengono che Emma ha perduto per il voto cattolico.
R. Non è vero. Lo dimostra il fatto che a Roma ha vinto Emma. Se le elezioni fossero state comunali ed il duello fosse stato tra Alemanno, che è quello che si è speso più di tutti a favore della candidata del centro destra, e Bonino, oggi il sindaco di Roma sarebbe Emma, con grande scorno per il trionfatore su Rutelli, noto beniamino della curia romana. Ne consegue che i voti recuperati da Bonino su Rutelli non possono che essere anche cattolici, e sono molti dato che Emma a Roma è prevalsa sulla Polverini.
D. E allora perché ha vinto la Polverini?
R. La Polverini ha vinto con i voti del centro destra delle quattro province del Lazio che hanno fatto la leggera differenza. L'approccio al voto di Roma e del resto del Lazio è completamente differente. Le due realtà sono molto diverse dal punto di vista socio economico e culturale. A Roma c'è un voto di opinione, nelle province del Lazio ce ne è molto di meno. A Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti il voto è più legato a fattori personali e di sottogoverno. La classe politica locale vivacchia adagiata su una politica spicciola di favori personali o di gruppo, limitandosi ad essere presente solo su quelle questioni di maggior rilievo che non provengono dalla loro progettualità, ma che sono catapultate sul territorio dalla politica nazionale. Questo consente loro di tenere sotto controllo l'elettorato che difficilmente riesce a svincolarsi dalle richieste elettorali.
D.Quali conseguenze ha questo atteggiamento sul voto elettorale?
R. Si vota più per favori ricevuti che per esprimere una opinione politica. L'elettorato è sotto controllo. Questo fenomeno si esprime attraverso le cariche istituzionali degli enti locali, gli assessorati e le altre cariche distribuite da provincia e dai comuni. Tutti costoro si impegnano solo quando si tratta di mantenere le loro poltrone. Quando invece c'è in campo una battaglia più generale e le poltrone interessano pochi, tutti gli altri si disimpegnano e si mettono alla finestra.
D. Quanto ha influito Emma su questa atteggiamento della sinistra reatina?
R. Moltissimo. Emma non dava alcuna garanzia che questo sistema si perpetuasse. Ella avrebbe agito per modificare questa situazione. Basta pensare alla mancata inclusione di Rinaldi nel Listino, che il PD riteneva fosse un suo diritto, mentre la legge dà alla candidata presidente la facoltà di attorniarsi di persone di sua fiducia e non di fiducia dei partiti. Questo pericolo ha messo in allarme i dirigenti del PD che non si sono impegnati per difendere i privilegi loro garantiti dalla partitocrazia imperante.
D. Sono solo queste le cause del mancato impegno del PD e del partito degli assessori della provincia di Rieti?
R. C'è dell'altro. Tutti sanno che a Rieti in particolare c'è un accordo sottobanco tra spezzoni del centro destra e spezzoni del centro sinistra per la gestione delle operazioni più importanti sul nostro territorio. Emma per costoro era un pericolo grave perché Essa non avrebbe più consentito a spezzoni del centro sinistra di inciuciare con quelli del centro destra. Tale pericolo era aggravato dalla presenza nella lista di Emma e in Sabina Radicale del sottoscritto e di Paolo Campanelli che denunciano questi inciuci da molto tempo. Noi, più Laura Ciacci che abita a Castelnuovo di Farfa e che stava nel listino di Emma, avremmo avuto un filo diretto con il Governatore che ha veramente spaventato gli inciuciatori.
D. E allora?
R. Allora è accaduto che il centro sinistra degli assessori che governa la Provincia di Rieti dal 1994 ha preferito fare una figuraccia e si è solo impegnato per mantenere la solo carica di consigliere regionale a Perilli, dandosi da fare solo per arginare la candidatura dello stesso PD della Massimi che aveva dimostrato una maggiore predisposizione verso i problemi della collettività, piuttosto che verso gli inciuciatori.
D. E' possibile entrare nei dettagli?
R. Certo. Ci sono due operazioni in corso in questo momento che stanno particolarmente a cuore sia al centro destra che al centro sinistra. Il Polo Logistico di Passo Corese e la trasformazione dell'ASI da zona industriale in zona commerciale. Sono due operazioni che consentono forti speculazioni edilizie la prima a danno del territorio e la seconda a danno della economia del reatino senza che la collettività ne tragga alcun beneficio. Mentre gli speculatori del cemento realizzeranno forti guadagni.
D. Come avviene tutto questo?
R. Per realizzarle occorre il consenso sia del Comune, governato dalla destra, che della Provincia, governata dal centro sinistra. Al centro c'è la figura di Ferroni. Presidente dell'ASI, esponente del PD, eletto anche con i voti della destra.
D. Quali pensieri ti suggerisce questa situazione?
R. Ancora una volta la Mano Nera è intervenuta nelle elezioni per sventare il pericolo di portare nei posti che contano persone che non avrebbero garantito i loro interessi. E' già accaduto alle ultime provinciali con la candidatura di Costini, uomo della destra poco affidabile. Nel suo caso la destra gli fece mancare i voti di Rieti città dirottandoli su Melilli che fu eletto in Provincia. Ora i voti di Rieti sono tornati al centro destra di Cicchetti che diventerà assessore, che è invece uomo affidabile. E in tutta la provincia una forte aliquota di voti di sinistra o non è stata fatta votare o è scivolata a destra per impedire a Emma ed ai suoi di installarsi alla Pisana. Con buona pace degli elettori che sono sempre di più un parco buoi!
D. Quale la conclusione?
R. In questo modo la Provincia di Rieti sarà vittima ancora per molto tempo di quella mafia locale che io chiamo da anni la “Mano nera” e che somiglia tanto alla vera mafia. Occorre che quelle forze della sinistra che vogliono reagire allo strapotere di questi signori si coalizzino e facciano pulizia all'interno dei loro partiti. Lo esige l'Italia nel suo complesso e la sinistra italiana se non vorrà presto ritrovarsi con la mordacchia nella lingua.
D. C'è un codicillo particolare?
R. Si, Lo dedico a Rinaldi, il segretario provinciale del PD. Tu sei un giovane quadro politico che potresti veramente essere utile alla Provincia di Rieti. Sei anche molto ambizioso e ciò non guasta. Ma se per soddisfare la tua ambizione riterrai necessario accodarti a queste cose, ben presto ti accorgerai che non ne valeva la pena. La Provincia di Rieti ha bisogno di buoni cervelli. Sei ancora in tempo.