Non sono male le prime affermazioni di Renata Polverini come Presidente della Regione; certo la attendiamo alla pratica, laddove si dovrà confrontare con i poteri che l'hanno supportata.
Non sono male le prime affermazioni di Renata Polverini come Presidente della Regione; certo la attendiamo alla pratica, laddove si dovrà confrontare con i poteri che l'hanno supportata.
Tra queste affermazioni, particolarmente degna di attenzione per noi reatini è quella relativa alle ferrovie: «Nel nostro programma prevediamo interventi risolutivi per tutte le linee ferroviarie regionali, sia nelle tratte che nel cadenzamento dei treni. Tra gli obiettivi il raddoppio della FR3 da Cesano a Bracciano e della FR8 da Campoleone ad Aprilia, il potenziamento della FR4 dai Castelli Romani e i collegamenti con la provincia di Frosinone, risposte puntuali ai pendolari e ai turisti che provengono da Civitavecchia, migliori collegamenti tra Viterbo e Rieti e la Capitale».
Come si può notare, la presidente non prevede un impegno, nel suo programma, per la ferrovia progettata da Passo Corese ad Osteria Nuova, né per quella, solo immaginata, da Osteria Nuova a Rieti. Non è escluso che per "migliore collegamento" si riferisca a quello cui si pensa con buon senso: il rendere veloce (e con poca spesa) passare per Terni; di certo, mediaticamente, una nuova ferrovia non la farebbe passare come "un migliore collegamento".
Questa affermazione della Polverini stride con quanto è invocato da una associazione di suoi supporter (LiberaMente), la quale giorni fa reclamava "ciò che il governo Berlusconi ha già stanziato e che Prodi e Marrazzo hanno dirottato altrove", mentre aggiungeva di non capire "perché ciclicamente i nemici di Rieti dicono che i primi 90 milioni di euro sono insufficienti e allora sarebbe il caso di dirottarli altrove".
Con la Presidente Polverini, i LiberaMente si chiariranno: per Rieti ci vuole un "migliore collegamento" o una nuova ferrovia?
Cerchiamo di capire però l'altro punto, perché la mente sarà pure libera, ma i cittadini leggendo rimangono confusi: Prodi e Marrazzo li hanno già dirottati altrove, questi soldi? O sono ancora da dirottare altrove, come vorrebbero i "nemici di Rieti"?
La risposta è semplice: sono ancora da dirottare, perché finora non sono stati né stanziati, né dirottati: il progetto (Passo Corese-Osteria Nuova) fu approvato dal CIPE nel dicembre 2003 (governo Berlusconi II); nel marzo 2006 (governo Berlusconi III) fu calcolato che necessitassero per cominciare a fare qualcosa, un 90 dei 350 milioni necessari, e fu deciso di mettere da parte ogni anno 8 milioni per 15 anni a partire dal 2007, così da fare un mutuo che potesse generare questi 90 milioni. La recente Relazione sullo Stato di attuazione delle Infrastrutture Strategiche, del marzo 2009 (governo Berlusconi IV) alloca la spesa all'anno 2013, che è ancora da venire. Tutto ciò è desumibile dalle delibere e relazioni ufficiali del CIPE, e non può essere "liberaMente" interpretato.
Quindi niente è stato dirottato dalle decisioni dei vari governi Berlusconi; in effetti, da "amici di Rieti" speriamo che vengano dirottati; il motivo è che se pur mai si reperissero i 350 milioni per Osteria Nuova (ricordiamo ancora che il progetto per Rieti non esiste), il risultato sarebbe, al di là del suo impatto sul territorio, un trenino lentissimo a supporto della speculazione edilizia romano/reatina che ha cominciato a guardare, leccandosi i baffi, alla zona di Osteria Nuova.
Comunque sia, continuiamo a pensare che sarebbe utile, su questo tema, come su molti altri, un convegno-dibattito "aperto", non elettorale – e questo è il momento giusto- cui partecipino tutti e con grafici, delibere, tempi, studi, da confrontare pacificamente e non ideologicamente. Queste affermazioni della Polverini ci permettono di sperarlo?