Ritel: prove di sgancio della destra da Finmeccanica?

All'interno della già preoccupante situazione delle attività nello stabilimento ex Alcatel, aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione il fatto che dalle pagine locali del Tempo si sia suggerito ripetutamente, negli ultimi giorni, di abbandonare la strada di un impegno di Finmeccanica, "per non perdere tempo" a "cercare di coinvolgerla".

All'interno della già preoccupante situazione delle attività nello stabilimento ex Alcatel, aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione il fatto che dalle pagine locali del Tempo si sia suggerito ripetutamente, negli ultimi giorni, di abbandonare la strada di un impegno di Finmeccanica, "per non perdere tempo" a "cercare di coinvolgerla".
Non ripeteremo qui le considerazioni note a tutti sugli impegni presi e sulla necessità che Finmeccanica vi faccia fronte. Quello che specialmente preoccupa sono due cose: che questo suggerimento venga da una certa parte politica e soprattutto che nessuno obietti (se non il segretario provinciale della CGIL in una lettera allo stesso giornale).
Non è un mistero infatti per nessuno che il Tempo rifletta il pensiero degli ambienti della destra al governo, qui come a Roma. Quella stessa destra al governo alla quale lo stesso amministratore delegato di Finmeccanica fa "riferimento", la quale per un lustro ha millantato Gianni Letta prima come capace di convincere Alcatel a non vendere, poi come garante dell'impegno di Finmeccanica; quella destra che ancora a gennaio propagandava come la Polverini avesse "assunto impegni precisi circa un’azione congiunta, con le istituzioni territoriali e l’onorevole Letta, tesa ad aumentare la presenza di Finmeccanica all’interno della Ritel" e il 23 aprile trasmetteva "ampie rassicurazioni" dalla stessa Polverini che entro aprile, ella sarebbe venuta ad "individuare le azioni da concretizzare per pressare Finmeccanica allo scopo di una sua implementazione all’interno dell’ambito Ritel".
Già quanto sopra dovrebbe indignare, ma non ci speriamo troppo. Invece, troviamo più strano e preoccupante che solo Pierantoni, dei cento solidarizzanti manifestatisi nell'ultimo mese, abbia sentito il bisogno di "commentare il commento".
Ma è solo un commento, si dirà! Un "pour parler"! Ci si dà troppa pena a precisare! Eppure ricordiamo che quando sullo stesso giornale, a novembre scorso, un commento sull'assunzione da parte di Melilli della procura a vendere andò un po' fuori linea, prontamente arrivò una intervista riallineatrice di Cicolani stesso.
Sarà che, come dice Pierantoni, "obiettivamente i nostri rappresentanti politici, almeno nelle massime espressioni, negli ultimi tempi sembrano molto timidi e anche un po' impacciati su Finmeccanica"? Come non pensarlo, se neppure smentiscono questa ultima osservazione?

Marco Giordani
segretario Sabina Radicale

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