Qualcosa da nascondere, negli atti del Polo della Logistica?

«Chiediamo che il presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, e al presidente della X Commissione Pmi, Francesco Saponaro, intervengano urgentemente presso il Consorzio Asi di Rieti, affinchè sia consentito un immediato accesso agli atti, dovuto agli organi istituzionali come i gruppi politici regionali, che è stato fin qui negato dal Consorzio che richiede il pagamento degli atti inerenti dei lavori in corso nell’area di Passo Corese».

«Chiediamo che il presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, e al presidente della X Commissione Pmi, Francesco Saponaro, intervengano urgentemente presso il Consorzio Asi di Rieti, affinchè sia consentito un immediato accesso agli atti, dovuto agli organi istituzionali come i gruppi politici regionali, che è stato fin qui negato dal Consorzio che richiede il pagamento degli atti inerenti dei lavori in corso nell’area di Passo Corese».

Lo dichiarano il Capogruppo dei Verdi in Regione Lazio, Angelo Bonelli, ed il consigliere dei Radicali italiani Rocco Berardo. In seguito all’attività dei gruppi consiliari regionali di Verdi e Radicali, rivolte alla conoscenza delle problematiche Asi, e alla richiesta del capogruppo dei Verdi, Angelo Bonelli, presentata al Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti, di avere accesso agli atti, il direttore del Consorzio rispondeva che tale richiesta non poteva essere esaurita se non a pagamento, per una cifra di circa 6 euro a pagina, per un totale di circa 2mila euro di documentazione, in quanto, secondo il Consorzio stesso, i gruppi consiliari regionali, non rappresentano organo istituzionale.

«Una settimana fa il presidente del Csi di Rieti, Andrea Ferroni intervenuto in Commissione Piccole e medie imprese, su sollecitazione del consigliere Rocco Berardo dei Radicali, si diceva disponibile a fornire informazioni e documentazione in merito alla realizzazione del Polo logistico di Passo Corese, con particolare riferimento alle questioni che attengono al rispetto di tutte le procedure sulla valutazione dell’impatto ambientale. Nonostante ciò però, registriamo che ancora una volta l’atteggiamento ostruzionistico del direttore generale del Consorzio, Patrizio Anibaldi, che con una nota nega nuovamente l’accesso agli atti, smentendo anche il suo presidente».  

«Non vorremmo che tale atteggiamento fosse da annoverare ad un tentativo strumentale di nascondere qualcosa rispetto ai lavori già cominciati nell’area di Passo Corese».

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