Abbiamo letto con stupore ma anche con piacere il comunicato emesso congiuntamente da CGIL, CISL e UIL sulle amministrative di Fara. Non è la prima volta che i sindacati reatini prendono una posizione "politica" (in verità spesso per latitanza dei partiti) ma stavolta hanno preso anche una "parte" elettorale, quella (anche se non la nominano) della sinistra, ed anzi si sono spinti a dire in quale forma di alleanza alcuni partiti della sinistra si dovrebbero presentare alle elezioni.
Questa è una cosa che senz'altro stupisce (e di certo non solo noi) perché non se ne ricorda pari, almeno nella storia italiana recente. Sul perché ci faccia piacere, occorre invece qualche spiegazione in più: per parlar chiaro, il comunicato nasce dal fatto che da mesi c'è un braccio di ferro in vista delle comunali di Fara tra SEL e PDCI da una parte ed il sindaco Mazzeo (includente Socialisti, IDV e Rifondazione) dall'altra; è un braccio di ferro su questioni di equilibrio nella coalizione e nella lista, ma SEL in particolare in passato aveva espresso perplessità sul "cosiddetto" (così lo chiamano i sindacati, chissà perché) Polo della Logistica.
Visto ciò, Pietrantoni, Pescetelli e Paolucci (con una urgenza che li spinge a sacrificare l'argomento delle manifestazioni nazionali dei precari dell'indomani) si riuniscono per fare un comunicato che invita SEL e Mazzeo a non separarsi, per evitare che la separazione tolga continuità alla gestione del progetto del "cosiddetto" Polo della Logistica. Qualcuno potrebbe a questo punto avere delle perplessità, perché su questo Polo della Logistica sono sempre stati d'accordo tutti: Mazzeo e PdL a Fara, Cicolani, Cicchetti, Melilli e UDC in provincia, e sindacati e confindustria; quale potrebbe essere allora la non continuità nel progetto del cosiddetto Polo della Logistica?
Che a causa della divisione della sinistra vinca la destra? No, non deve essere questa la preoccupazione di CGIL, CISL e UIL: la destra è altrettanto entusiasta, come dicevamo, del progetto del cosiddetto Polo della Logistica; pensare che i sindacati si possano spendere così solo perché continui ad essere Mazzeo e non Basilicata ad occuparsene nei prossimi anni, aprirebbe interrogativi sui rapporti tra sindacati e l'attuale amministrazione riguardo il cosiddetto Polo, e lungi da noi questi sospetti. Dunque il rischio per il Polo della Logistica non può che venire dalla Lista Civica Fara in Sabina, che è la terza opzione in campo, e l'unica apertamente critica verso quel progetto.
Sabina Radicale da tempo aveva auspicato che dai cittadini sorgesse e si affermasse questa voce "altra" ed alla fine essa si è concretizzata con anche l'impegno del nostro tesoriere Paolo Campanelli; è per questo che leggiamo con piacere la preoccupata nota sindacale la quale dà sostanza non di pura testimonianza ma di concreta alternativa a questa Lista Civica, la quale auspichiamo si allarghi con la partecipazione di chi condivida la necessità di una vera alternativa, tanto più dopo questa nota sindacale.