sulla proposta di referendum locale per la ZTL

Leggiamo che Paolo Tigli propone per la ZTL, un referendum (propositivo o abrogativo) da tenersi insieme alle elezioni comunali 2012. Questa proposta è inapplicabile: l'attuale statuto del Comune non ha collegato un regolamento per tenere consultazioni popolari a livello comunale.

Leggiamo che Paolo Tigli propone per la ZTL, un referendum (propositivo o abrogativo) da tenersi insieme alle elezioni comunali 2012. Questa proposta è inapplicabile: l'attuale statuto del Comune non ha collegato un regolamento per tenere consultazioni popolari a livello comunale.

L'unica forma di consultazione popolare prevista è quella, poco dettagliata, legata alle moribonde circoscrizioni e che prevede la possibilità di tenere consultazioni circoscrizionali, ad iniziativa del 25% degli elettori o della maggioranza dei consiglieri; escludiamo che sia questo il referendum cui pensa Tigli: sulla ZTL che è parte del progetto della futura Rieti, dovrebbero esprimersi tutti i cittadini reatini.

Per quanto riguarda il referendum comunale, quando a Gennaio 2011 fu diffusa la bozza di Statuto, elaborata da Moreno Imperatori con dettaglio forse anche eccessivo (laddove inserisce nello Statuto aspetti da Regolamento), Sabina Radicale inviò a tutti i consiglieri comunali le proprie proposte ed osservazioni sul tema; le nostre osservazioni sono state in parte raccolte da SEL e dallo stesso Imperatori, accogliendo e discutendo con noi alcuni aspetti.

Immaginando però che il cammino per l'approvazione del nuovo Statuto non sarebbe stato breve e liscio, specie nell'anno pre-elettorale, chiedevamo anche di "predisporre un regolamento provvisorio, che consenta l'uso immediato da parte dei cittadini di questi strumenti di partecipazione, peraltro prescritti ed attesi sin dal 2000". Nulla fu fatto, né ci risulta un interessamento specifico di Rieti Viva, né prima né dopo di allora.

Tigli fa oggi "appello ai gruppi consiliari più sensibili perché si prenda in considerazione la indizione di un apposito referendum"; purtroppo, se agli istituti di democrazia diretta ci si dimostra sensibili solo quando servono per supportare una propria istanza, sarà difficile che l'operazione possa avere successo.

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