Molto ha fatto discutere nei giorni passati, prima che la cosa rientrasse, la offerta di Storace di facilitare, con un accordo NON politico e NON di governo, la presenza dei radicali in Consiglio Regionale.
Molto ha fatto discutere nei giorni passati, prima che la cosa rientrasse, la offerta di Storace di facilitare, con un accordo NON politico e NON di governo, la presenza dei radicali in Consiglio Regionale.
Questa iniziativa Storace l'ha potuta prendere (qualsiasi fossero i suoi fini) grazie a due fattori: il primo è l'unanime riconoscimento (sulla stampa e televisione, tra i cittadini, e financo nella classe politica) del ruolo che, da soli, i due consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno avuto nel combattere prima e nello scoperchiare poi i malaffari della partitocrazia alla Regione Lazio; il secondo è la vergognosa pretesa di Zingaretti che, in nome del rinnovamento, pretendeva che non ricandidassimo i due radicali. Pretesa assurda, perché è stata proprio l'azione dei due consiglieri a far sì che la base del PD chiedesse (come dichiarato da Zingaretti stesso) "la non ripresentazione dei passati consiglieri"; ma la base del PD pensava ai propri consiglieri, e tra l'altro certo non intendeva chiedere a Zingaretti di toglierli da dove dovevano confrontarsi con le preferenze degli elettori (la elezione regionale) per invece spostarli (come il PD ha fatto) su seggi sicuri al Senato, alla Camera o come sindaci di importanti Comuni.
Ora che, a mio personale parere positivamente, si è chiarito che la lista promossa dai radicali ("Amnistia, Giustizia, Libertà") andrà da sola, davanti alle porte chiuse dal PD (che già da ottobre si riuniva con gli altri partiti in regione escludendo i radicali), occorre che tutti coloro (cittadini, militanti, organizzazioni politiche) che hanno apprezzato la battaglia dei radicali in Regione (ed il suo esito, "mandandoli tutti a casa") ci diano una mano.
Chiediamo quindi a tutti loro di sottoscrivere entro giovedì le liste Amnistia, Giustizia e Libertà che in questi giorni sono ancora disponibili all'URP di Rieti, Passo Corese e Fara Sabina e presso il Notaio Gianfelice e di aiutarci come possono nella raccolta delle sottoscrizioni. Questo per evitare che alla fine "a casa" ci vengano mandati solo quelli che ci hanno svelato il gioco.
Come dicevo, questo appello è rivolto, oltre che ai cittadini, alle organizzazioni ed ai militanti di centro, di sinistra, di destra e non ultima a La Destra; quest'ultima a dimostrare che la offerta di Storace non fosse strumentale per la propria causa, ma fosse davvero perché vuole in Consiglio, come ha dichiarato, una opposizione come quella fatta dai due radicali.
Marco Giordani
lista Amnistia, Giustizia, Libertà
segretario Sabina Radicale