Parte anche in provincia di Rieti la raccolta di firme per l’eutanasia legale

Parte anche in provincia di Rieti la raccolta di firme per costringere il Parlamento a discutere e votare una proposta di legge che regolamenti il diritto al rifiuto di trattamenti sanitari ed il diritto alla eutanasia.

Il primo banchetto sarà sabato 4 pomeriggio in Piazza del Comune a Rieti; moduli da firmare sono già disponibili presso l'URP comunale di Rieti, Cittaducale, Contigliano e prossimamente in altri comuni.

Parte anche in provincia di Rieti la raccolta di firme per costringere il Parlamento a discutere e votare una proposta di legge che regolamenti il diritto al rifiuto di trattamenti sanitari ed il diritto alla eutanasia.

Il primo banchetto sarà sabato 4 pomeriggio in Piazza del Comune a Rieti; moduli da firmare sono già disponibili presso l'URP comunale di Rieti, Cittaducale, Contigliano e prossimamente in altri comuni.

Il diritto al rifiuto di trattamenti sanitari è ormai ben radicato nella coscienza degli italiani; tuttavia esso non riesce a trasformarsi in regolamentazione (quella abbozzata dall'ultimo Parlamento era addirittura peggiorativa) e siamo ancora al fai-da-te dei registri comunali delle "disposizioni di fine vita", confidando nell'umanità del personale sanitario.

Il problema "eutanasia" ha invece diversi aspetti, oltre a quello del diritto costituzionale a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la nostra volontà e che è costantemente violato.
Uno è che l'eutanasia è largamente applicata, nei nostri ospedali, in una maniera fuori da ogni controllo, spesso anche del malato (esistono diversi studi ma il Parlamento italiano ha sempre respinto la richiesta di un'indagine conoscitiva ufficiale sulla consistenza del fenomeno clandestino dell'eutanasia in Italia).
Un altro è che pur quando operatori, familiari, paziente sono concordi, chi aiuta un malato terminale a morire rischia fino a 12 anni di carcere.

La proposta di legge, poche regole e chiare, è promossa dall'Associazione Luca Coscioni e ricordiamo come per questa iniziativa si sia speso, offrendosi generosamente come testimonial, il nostro concittadino Gildo Balestrieri, noto e stimato presidente di Legambiente Rieti.

Ben oltre la metà degli italiani, secondo ogni rilevazione statistica, è a favore dell'eutanasia legale, per poter scegliere, in determinate condizioni, una morte opportuna invece che imposta nella sofferenza. I vertici dei partiti e la stampa  nazionale, invece, preferiscono non parlarne: niente dibattiti su come si muore in Italia, tranne quando alcune storie personali si impongono: come per Eluana Englaro, per Piero Welby, o per il suicidio cruento di qualche personaggio famoso (Monicelli ad esempio).

E' proprio per questo che l'Associazione Luca Coscioni ha ritenuto che fosse arrivato il momento giusto, per mettere questo Parlamento di fronte alle sue responsabilità. E' però necessario l'impegno di chiunque (cittadini, associazioni, partiti e movimenti politici) condivida questa battaglia di civiltà: firmando, facendo firmare e poi partecipando attivamente alla raccolta delle adesioni. Tutto il materiale e i riferimenti sono su http://www.eutanasialegale.it/

Marco Giordani
segretario Sabina Radicale
referente EutanasiaLegale.it per la provincia di Rieti

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