Dalla cronaca locale, considerazioni sul referendum per “Niente carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti”

I Carabinieri ci hanno segnalato, in questi giorni, l'arresto di un 25enne di Borgorose con 30 piante di canapa indiana nell'orto e 20 grammi di marijuana a casa; e di un 45enne di Amatrice che curava un centinaio di piante (senza riscontro di marijuana).
La Polizia, dal canto suo, ci riporta l'arresto di due extracomunitari (20enni) accusati di rapina ad una donna e di spaccio di stupefacenti (7 grammi di marijuana).

I Carabinieri ci hanno segnalato, in questi giorni, l'arresto di un 25enne di Borgorose con 30 piante di canapa indiana nell'orto e 20 grammi di marijuana a casa; e di un 45enne di Amatrice che curava un centinaio di piante (senza riscontro di marijuana).
La Polizia, dal canto suo, ci riporta l'arresto di due extracomunitari (20enni) accusati di rapina ad una donna e di spaccio di stupefacenti (7 grammi di marijuana).
Ricordiamo che in Italia la "dose personale" è fissata in 5 grammi (altrove all'estero 10, 15, 20…) e che recenti sentenze hanno dichiarato "di uso personale" una coltura di 18 piante, o un possesso di 4 piante ed 8 grammi per due persone.

Chi segue la cronaca della provincia sa che questi fatti non sono affatto isolati, pur non rimanendo tra le "brevi" negli spazi residui dei giornali.

Senza voler criticare la attenzione che le Forze dell'Ordine dedicano al rispetto di ogni legge (ricordiamo che la coltivazione di canapa anche per uso personale è reato penale, proprio come il furto, la truffa, l'usura o l'abuso edilizio), ci vengono alcune considerazioni.

La prima è come non vedere che, nei casi riportati dai Carabinieri si tratta di situazioni che se non di consumo personale al massimo possono essere definite di micro-economia? Tra l'altro in zone come il reatino che dicono sarebbe particolarmente vocato alla coltivazione della canapa indiana. Certo non si può, è reato; ma in fondo su quante illegalità, appalti irregolari, procedure viziate si è disposti a passar sopra in questa provincia, purché ci sia un qualche ritorno economico?

La seconda, che ci viene dall'operazione della Polizia, è come sia necessario per chi (dedito al consumo di marijuana, che molti giudicano non più nociva che tabacco o alcool) non voglia accedere al reato della piccola coltivazione individuale, entrare a contatto con altre aree di illegalità. In questo caso poi, non è secondario che siano coinvolti immigrati che sono naturalmente avviati alla illegalità dalla legge Fini-Bossi sull'immigrazione.

Come uscirne?
Intanto segnaliamo quanto sta per avvenire in Uruguay, con l'approvazione di una legge che prevede la legalizzazione della coltivazione (fino a 6 piante per persona) e compravendita della canapa indiana, attraverso la creazione di un organismo statale che regolamenterà ogni fase dell'attività: i consumatori registrati potranno acquistare fino a 40 grammi di marijuana al mese, attraverso una rete di farmacie autorizzate.

Ma soprattutto segnaliamo che in ogni segreteria comunale d'Italia (e al comune di Rieti all'URP) sono disponibili i moduli per chiedere, tra gli altri, un referendum ("Niente carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti") indetto dai radicali e su cui stanno raccogliendo firme localmente anche PSI, SEL, Rifondazione Comunista.

Se vincesse il referendum verrebbe eliminata, per tutte le violazioni che riguardano fatti di lieve entità (ad esempio coltivazione domestica, possesso e trasporto di quantità medie, condotte border line tra consumo e piccolo spaccio) la pena detentiva mentre rimarrebbe la sanzione penale pecuniaria della multa da 3mila a 26 mila euro; a qualcuno sembrerà troppo poco ma per via referendaria, a causa delle convenzioni internazionali stipulate dall’Italia, una legalizzazione completa non è raggiungibile.

E, tornando ai comunicati iniziali, ulteriore effetto sarebbe la riduzione della pressione investigativa su condotte scarsamente offensive, con un uso delle forze di polizia su altri pressanti temi, e un conseguente riduzione del carico giudiziario e penitenziario.

Ulteriori informazioni, su questo e gli altri referendum, su http://www.referendumradicali.it/

Marco Giordani
segretario Sabina Radicale
referente referendum radicali 2013

3/8/2013

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