Depositati a Rieti i primi testamenti biologici. Sabato 21 i tavoli informativi dell’Associazione Luca Coscioni


Sono stati depositati stamattina i primi testamenti biologici (DAT) presso il Comune di Rieti, secondo la legge in vigore dal 31 Gennaio.

La gestione del deposito, di cui l’Ufficio di Stato Civile non era stato preavvertito, è filata liscia, dimostrando la professionalità dell’incaricata ma anche la semplicità della legge e della circolare interpretativa 1/2018 del Ministero dell’Interno, che non lasciano dubbi di interpretazione.

Ora è necessaria informazione ai cittadini ed ai medici, questi ultimi indispensabili affinché il disponente abbia piena cognizione di ciò che dispone; è il “Consenso Informato” cui è intitolata la legge e che per le Disposizioni Anticipate di Trattamento va esercitato al momento della compilazione delle stesse.

Fonte primaria di informazione sarà la ASL, che entro il 1° Aprile avrebbe dovuto “informare della possibilità di redigere le DAT [..], anche attraverso i rispettivi siti internet”; dove la parola “anche” presuppone che oltre al sito internet – ad oggi non ancora aggiornato- venga data informazione a medici e cittadini soprattutto attraverso più efficaci canali tradizionali.

Di tutte queste cose, i cittadini potranno essere informati Sabato 21, ai tavoli e gazebo della Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani: dalle 10 alle 13 a Piazzale Angelucci, fronte CC Futura ed dalle 16 alle 20 in Piazza Cavour presso il Ponte Romano.

Rieti avrà il suo Registro per Biotestamento. Facciamo partire la informazione su come si userà.

Rieti avrà a breve un Registro delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), anche conosciute come Biotestamento. Questo grazie ad una iniziativa dall’opposizione che ha proposto un Ordine del giorno che ha trovato consenso in pressoché tutto il Consiglio Comunale.

E’ dal 31 Gennaio che la legge definisce e regolamenta la possibilità di indicare anticipatamente a quali trattamenti si vorrà essere sottoposti ed a quali no: <<Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi [..] può [..] esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.>>

La legge dà finalmente attuazione all’articolo 32 della Costituzione (<<Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.>>) ma possiamo dire che essa fornisca solo la cornice di un meccanismo che dovrà vedere agire più attori.

La prima necessità sarà quella dell’informazione: innanzitutto far sapere ai cittadini cosa la legge prevede. Ma poi per chi vorrà esprimere queste disposizioni sarà essenziale il ruolo dei medici di famiglia, che potranno spiegare cosa le varie scelte possibili comportino. Questa fase di informazione medica è fondamentale e prevista dalla legge:
<<Ogni persona [..] in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può, attraverso le DAT, esprimere le proprie volontà [..]>>

Effettuate queste scelte, il cittadino potrà consegnare le proprie DAT in Comune, all’Ufficio di Stato Civile.

Questo può essere fatto sin da subito, in tutti i Comuni ed a Rieti anche prima che il Comune predisponga il Registro che si è impegnato a realizzare. Tuttavia, una opportuna regolamentazione di un Registro potrà ad esempio permettere un più agevole recupero della informazione da parte di chi ne avesse bisogno (<<azienda sanitaria presso cui risulta in cura il disponente o autorità giudiziaria nell’interesse del disponente>>).

In caso di necessità, infatti, queste DAT dovranno essere facilmente e velocemente reperite (dalla struttura sanitaria o tramite il fiduciario del malato, eventualmente indicato nelle DAT) e messe a disposizione dei medici, che però è fondamentale che siano informati su come usarle. Al momento del loro utilizzo, sarà poi fondamentale il fiduciario che potrà, in accordo con il medico, interpretarle anche alla luce del progresso della medicina.

Come si vede è un processo da mettere a punto, e che per la fase che interessa le strutture sanitarie, potrà essere agevolato dall’inserimento del DAT nel Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione Lazio o dalla istituzione di una Banca Dati delle DAT, finanziata dalla legge di Bilancio 2018.

Sono quindi del tutto fuori luogo le ironie di chi ha osteggiato ed osteggia ancora questo provvedimento, sui “pochi” DAT finora depositati.

Le associazioni e le persone di buona volontà, invece, si preparano a dare il proprio contributo: di stimolo e supporto agli enti interessati (Comuni, Regione, ASL), di informazione ai cittadini ed agli operatori (medici in primis). Ed anche di richiamo al rispetto della legge, che per esempio prescrive che entro il 1° Aprile le Aziende Sanitarie avrebbero dovuto provvedere ad <<informare della possibilità di redigere le DAT [..], anche attraverso i rispettivi siti internet>>, il che a Rieti non è stato ancora fatto (perlomeno sul sito, che comunque è un canale necessario ma non certo sufficiente). Chiediamo e speriamo che questa informazione da parte della ASL inizi al più presto.

Il contributo che intanto dà l’Associazione Luca Coscioni è di una giornata di mobilitazione nazionale per sabato 21 aprile, quando attivisti e simpatizzanti scenderanno in piazza per spiegare ai propri concittadini cos’è il testamento biologico e come compilarlo.