L’UGL nazionale, e quella di Rieti tramite essa, ha diramato
un incredibile comunicato riguardo le misure che il governo sta considerando di
prendere per far fronte alla emergenza Coronavirus negli spazi ristretti del
carcere, per i quali il DAP ha già ammesso 10 positivi (sparsi qua e là livello
nazionale) solo tra i 60mila detenuti, più medici ed agenti.
Anziché allargare gli spazi tra le persone, come prescritto qui fuori anche per
Capone e familiari, l’UGL propone un rinforzo della presenza degli agenti!
Strumentale poi il riferimento a “quanti hanno approfittato dell’emergenza Coronavirus per creare ulteriori disordini” in quanto tutti quelli che si interessano al tema, inclusa l’UGL che però vuole fare disinformazione, sanno che i rivoltosi (e non solo) sarebbero sicuramente esclusi dai provvedimenti.
Sconcertante è la preoccupazione che vengano “liberare
migliaia di delinquenti”. Innanzitutto perché non vengono liberati ma
sottoposti a detenzione domiciliare, anche con braccialetto elettronico. Poi,
perché non si è mai letta preoccupazione dell’UGL per la liberazione “vera” degli
stessi detenuti a fine pena tra 6 o 18 mesi.
Senza considerare che statisticamente le recidive diminuiscono di molto per chi
abbia usufruito di misure alternative al carcere. Ma tutto questo all’UGL non
interessa, tanto che non è un sindacato di agenti a parlare ma quello generale
nazionale, dove qualcuno vuole approfittare del dramma attuale per trarne
personale vantaggio; atteggiamento che in altre situazioni viene definito
sciacallaggio.
la dichiarazione del segretaio nazionale UGL, riportata dai media locali:
http://www.rietilife.com/2020/03/18/ugl-capone-sulle-carceri-no-sconti-pena-aumento-polizia-penitenziaria-governo-intervenga/