Bene l’avanzare della Terni-Rieti, meno la propaganda mistificatrice del M5S

Tutti i cittadini, reatini e ternani ma non solo, sono felici della recente inaugurazione di un altro importante tratto della Terni-Rieti. Questo non giustifica però le mistificazioni che l’hanno accompagnata.
La maggiore mistificazione è che il blocco dei lavori fosse simbolo di uno Stato che non funzionava e che adesso con il M5S finalmente sì.

La verità è che la Tecnis e i territori di Terni e Rieti sono state vittima proprio di un certo modo di intendere l’antimafia, non esclusivo del M5S ma ad esso particolarmente caro. La cronologia dei fatti che il viceministro Cancelleri – da siciliano candidato a Presidente di Regione – sicuramente conosce è infatti questa: Ottobre 2015 arresto proprietari, Novembre 2015 interdittiva antimafia (con conseguente blocco delle attività e delle commesse e grave crisi dell’azienda), Marzo 2016 i proprietari scagionati e liberati e revoca interdittiva, Marzo 2017 viene loro restituita una Tecnis ormai fallita.

Non è tutto, però: come insegnò Goebbels, “ripeti una bugia dieci, cento, mille volte e diventerà una verità”.
Va innanzitutto ricordato che, se a risolvere la situazione è dovuto arrivare l’attuale viceministro in quanto M5S (tanto che si fa venire come concelebrante il Ministro degli Esteri, solo perché è Di Maio), va ricordato che nel loro governo precedente era M5S addirittura il ministro dei Trasporti.

Il viceministro ha poi più volte dichiarato che prima che arrivasse lui nessuno aveva capito che si potesse affidare il tratto in questione alla IRCOP; ha anche ironizzato che “evidentemente nessuno prima aveva studiato le carte”. Questo è palesemente falso perché la possibilità era già stata segnalata pubblicamente e al Ministro M5S dall’ onorevole Fabio Melilli, rilanciata dalla stampa (Messaggero 15/6/19 “Rieti-Terni, Melilli incalza Toninelli”) e di nuovo da amministratori locali; solo che allora Melilli era all’opposizione; il viceministro si è scoperto “il primo a studiare le carte” quando poi Melilli ha sostituito i leghisti al governo.

Peraltro non era questa dell’affido ad IRCOP l’unica via, visto che per altri tratti in capo alla Tecnis (per esempio Micigliano, da agosto 2018) si era deciso per l’affitto di ramo d’impresa. Perché non anche per la Terni-Rieti? Questa interrogazione al ministro, a firma dell’on.Fusacchia, giace in Parlamento dal febbraio 2019.

Nel frattempo nulla si sa per la Galleria Valnerina, per la quale il M5S aveva annunciato il fine lavori (oggi è limitata al 50kmh e proibita agli infiammabili) per il settembre 2018. Altra interrogazione parlamentare non risposta giace dall’agosto 2019. A domanda sul mitico web, il locale deputato portavoce affermò che lo aveva detto l’ANAS il “settembre 2018”, non loro. Nel frattempo, anche ministri e vice avranno percorso con pazienza a 50kmh tutti i suoi 3,7km.

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