Nota di Fabio Andreola – tesoriere di Sabina Radicale
“Il Presidente Rocca ha nominato Matteo Monaco Commissario Straordinario Riserva Monti Navegna e Cervia. In data 15 giugno 2023 il Presidente ha chiesto formalmente a tutti i soggetti politici di riferimento della sua giunta ed alle loro espressioni partitiche ed istituzionali nel territorio della provincia di Rieti, una lista di candidati che avessero queste caratteristiche di base: buon livello culturale, idealmente con studi attinenti all’ambiente, il turismo e la conservazione del paesaggio. La Regione ha ricevuto 20 candidature che sono state attentamente valutate da una commissione ad hoc presieduta dallo stesso Presidente Rocca. Nonostante la maggioranza dei candidati proposti fosse in possesso dei requisiti, Matteo Monaco è risultato essere il candidato più adatto. Matteo può vantare infatti anche una esperienza amministrativa ed una profonda conoscenza della montagna, seppure maturata in un contesto naturalistico diverso. Il Presidente Rocca si congratula con Matteo, fiducioso che possa nel corso del suo mandato eguagliare o superare i risultati raggiunti dal suo predecessore Giuseppe Ricci, a cui vanno i ringraziamenti del Presidente della Regione Lazio e della sua giunta per il lavoro svolto.”
Questo comunicato è falso, lo abbiamo scritto noi di Sabina Radicale, ma è quello che ci sarebbe piaciuto leggere sui giornali.
Invece non abbiamo letto alcun comunicato dalla Regione ma solo un comunicato autoreferenziale dello stesso Matteo Monaco, che ringrazia chi lo ha nominato.
Per inciso, pare la “non comunicazione” sia cifra stilistica della nuova amministrazione: neppure del non trascurabile incarico che la stampa romana attribuisce a Mariano Calisse si è letto qualcosa in provincia.
Ormai, ad ogni cambio di colore politico, si procede a sostituire una quantità enorme di persone per ricoprire posizioni della pubblica amministrazione, remunerate con soldi pubblici perché servano la comunità intera.
Lo spoils system, che di per sé ha una logica politica, condivisibile o meno, dovrebbe quantomeno garantire un minimo di trasparenza sul processo e rassicurare i cittadini che il cambio (di presidenti, dirigenti a nomina diretta, commissari, etc.) sia neutrale o migliorativo in relazione alle competenze.
Non solo questo non avviene, ma tanto è ormai “pacifico” che lo scopo della nomina non sia quel “servire la comunità”, che la nomina nemmeno viene comunicata.
Sabina Radicale invita i cittadini a non assuefarsi, le forze politiche in consiglio regionale a pretendere trasparenza, e infine gli organi di stampa a chiedere conto ai nuovi nominati dei nuovi diversi indirizzi che essi perseguiranno.