Su Casa Pound ed i suoi gesti audaci

Anche Sabina Radicale esprime solidarietà ai comunisti italiani per l'intimidazione fascista che è a loro stata rivolta. Non è la prima volta, che giovanotti fascisti giocano a questi raid; ricordiamo per esempio quando Lotta Studentesca nel novembre di due anni fa gettò volantini ed affisse crocifissi nel palazzo di Roma dove hanno sede i radicali.

Anche Sabina Radicale esprime solidarietà ai comunisti italiani per l'intimidazione fascista che è a loro stata rivolta. Non è la prima volta, che giovanotti fascisti giocano a questi raid; ricordiamo per esempio quando Lotta Studentesca nel novembre di due anni fa gettò volantini ed affisse crocifissi nel palazzo di Roma dove hanno sede i radicali.


Non crediamo però ci sia da sopravvalutarli: questo non ci sembra squadrismo, ma piuttosto un gioco di "giovinezza, giovinezza" che dimostra solo la immaturità politica di questo movimento; e il "gesto dannunziano" non si concreta nella Buccari della beffa dei MAS o nella Vienna del volantinaggio aereo, ma più prosaicamente su un condominio di via Amatrice.


C'è poi da dire come non sono solo azioni così audaci, quelle in cui i ragazzi si producono: in una città nella quale il fascismo al potere nasconde i buchi di bilancio sotto il tappeto del decoro urbano, fermamente combattendo cartacce e scritte sui muri, questi squadristelli giocano a lasciare ovunque, come cani che marcano il territorio, i segni delle loro "attività" e del loro "pensiero". Lo fanno indisturbati, senza nessun richiamo dai loro padri politici; questi ultimi, costretti ad assumere un aplomb istituzionale nel '94 quando ancora non ne erano pronti, sembrano, più che tollerarli, guardare loro con compiacimento, specchiandosi nella propria giovinezza politica bruscamente interrotta.


E' per questo che non crediamo sia utile chiedere agli amministratori di prendere le distanze; tanto sia noi che i fascistelli sappiamo che farebbero solo finta.
Quello che chiediamo è che i vigili urbani facciano il loro dovere, perché questo fascismo in città è ormai questione di decoro urbano, e che i cittadini facciano tornare, alla prima occasione, nuovi e vecchi fascisti alla esclusiva cura delle loro memorie.

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