Antonio Cicchetti, insistendo sulle responsabilità del capogruppo radicale sulla “superdotazione” ai gruppi, ci costringe a ritornare sull’argomento.
Antonio Cicchetti, insistendo sulle responsabilità del capogruppo radicale sulla “superdotazione” ai gruppi, ci costringe a ritornare sull’argomento.
Lo facciamo innanzitutto con una nota del Capogruppo alla Regione Lazio della Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei, avv. Giuseppe Rossodivita: “Quanto dichiara l’on. Cicchetti non corrisponde a verità; la determinazione di superdotare economicamente i gruppi consiliari non è stata presa dai capigruppo, bensì sono questioni affrontate dalla Commissione Bilancio. Come detto dal Presidente Abbruzzese la capigruppo non ha mai affrontato né ufficialmente né ufficiosamente la questione, ma forse –anzi, sicuramente- alcuni capigruppo l’hanno affrontata in qualche stanzetta nascosta magari dietro la commissione bilancio. Noi a quel tipo di riunioni non siamo stati mai invitatati, e di solito era il suo capogruppo a convocarle; “suo” perché che non ci risulta che la stampa abbia indicato anche Cicchetti tra i nove consiglieri PdL che a luglio sfiduciarono l’allora capogruppo Franco Fiorito!”
In effetti, e questo è il commento di Sabina Radicale, Cicchetti tenta invano di smarcarsi, grazie alla sue note onestà e rettitudine, dal suo ruolo di persona inserita nei meccanismi PdL.
Il primo dei quali meccanismi fu quello che, considerato che la sua elezione nel collegio di Rieti era scontata, tutti i molti voti di apprezzamento personale che gli furono dati in provincia (molti anche da sinistra) finirono non a lui ma ad aiutare il PdL a prendere altri consiglieri in giro per la regione (non Fiorito, per il vero, che di voti ne aveva di suoi). Per quanto riguarda poi il suo comportamento d’aula, egli ha sì rivelato di essere stato contrario sia alle commissioni speciali, sia al calcolo del vitalizio su base retributiva; tuttavia proprio il modo scelto per esternare queste sue contrarietà (non partecipare al voto anziché votare contro) testimoniano il suo non voler essere di “disturbo” nel suo partito, anche a costo di non riportare con evidenza al suo elettorato il suo diverso parere – abbiamo memoria solo di una sua dichiarazione a difesa del vitalizio agli assessori esterni.
Come ultima nota, ci è gradito precisare (sebbene non sia Cicchetti a contestarlo, citando la nostra spesa come “politica”) che nel corso del Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transpartito Transnazionale furono trattati temi attinenti all’attività del Consiglio Regionale, come previsto si faccia con il contributo dato ai gruppi per attività politica. Come esplicitato nella parte descrittiva dell’impegno di spesa – riscontrabile attraverso il riascolto del Congresso – fu dedicata una intera sessione del Congresso al ruolo delle Regioni e degli analoghi enti locali nel mondo, per la tutela dei diritti umani. In particolare, i consiglieri radicali Rossodivita e Berardo si sono fatti promotori della costituzione, in seno al Consiglio Regionale del Lazio, di un Intergruppo per la tutela dei diritti umani – che non beneficia di alcun contributo – e che vede coinvolti Consiglieri appartenenti a tutti i gruppi consiliari, tranne quello de ‘La Destra’ di Francesco Storace.
L’intergruppo si è fatto promotore di diverse iniziative che si può facilmente riscontrare mediante una semplice ricerca on line ed anche grazie a questo in Consiglio si sono potute approvare diverse mozioni proposte dal Gruppo della Lista Bonino-Pannella a tutela dei diritti umani nel mondo ed in Italia (con riferimento ad esempio alle condizioni inumane e degradanti della dignità dell’individuo cui sono tenuti, contra legem, i detenuti nei penitenziari italiani).
Di questo e di altro – d’evidente interesse politico ed istituzionale per l’azione stessa che il PRNTT può svolgere nel mondo per perseguire gli obiettivi propri degli eletti Radicali nel Consiglio Regionale – si è dunque parlato nel corso della Sessione dedicata dal Congresso del PRNTT al ruolo delle Regioni per la tutela dei diritti umani e che ha visto la partecipazione di autorevoli figure istituzionali del Consiglio Regionale a partire proprio dal suo Presidente, on. Mario Abbruzzese.