E’ recente il polverone seguito alla scoperchiatura del pentolone del malloppo gestito dai gruppi consiliari regionali, molti dei quali composti da un solo consigliere. Il rumoroso tam tam è iniziato a Rieti con un attacco massiccio di uomini del PD reatino, il consigliere regionale Perilli ed il segretario provinciale Lodovisi, sferrato nei confronti del radicale Paolo Campanelli, “reo” di aver ricevuto l’incarico dalla consigliera regionale Lidia Nobili del PDL di organizzare, con la sua soc. professionale Lallaria, eventi di quel Gruppo a Rieti e provincia, attività per la quale la soc. Lallaria ha ricevuto il rimborso di euro 153.000,00 regolarmente fatturato. La parte più sgradevole della faccenda stava nel fatto che per far questo non veniva rinfacciato alla Nobili l’uso o l’abuso del denaro in quanto tale, ma un presunto tentativo di acquisto dei favori del Campanelli durante le ultime amministrative di Fara Sabina che, come corrispettivo di quell’incarico, si sarebbe presentato candidato sindaco a Fara Sabina per far perdere voti al candidato del PD Mazzeo e far vincere le elezioni al candidato del PDL Basilicata, che a quelle elezioni è stato eletto. Per verità i due riprendevano alcune presunte dichiarazioni rese dal noto Fiorito al Corriere della Sera nelle quali lo stesso aveva adombrato quella insinuazione.
Per più giorni la cosa ha tenuto banco nell’ambiente locale, regionale e nazionale fino a che tutto si è sgonfiato di fronte a quanto è emerso a seguito dell’inchiesta giudiziaria in corso.
Ricordo con chiarezza come una mattina Mario Perilli, interrogato dal conduttore della trasmissione Il Caffè di Mep Radio recitava la parte dello scandalizzato usando con stile sagrestanesco l’arma della calunnia con il mezzo della insinuazione.
Dopo aver ricordato quanto Fiorito sembrava avesse riferito al Corriere della Sera, ripeteva a spron battuto e per più volte la frase “io non ci credo, ma se fosse vero sarebbe veramente grave!”. Evidentemente la frequentazione da parte degli ex comunisti di ex democristiani ha generato effetti perversi impensabili, che lascerebbero strabiliati i cosiddetti padri rossi di un tempo!
Poi le cose sono subito cambiate. Dal bilancio dell’utilizzo dei soldi ricevuti dal Gruppo del PD dalle casse regionali, pubblicato dopo che il Gruppo dei Consiglieri regionali Radicali aveva provveduto a pubblicare il proprio (stante il rifiuto della istituzione di disporlo formalmente), sono emerse cose interessanti che lasciano di stucco chi si azzardi ad addentrarcisi e addirittura fa fare la figura di una stinco di santo a Lidia Nobili che, quanto a santità politica, in verità ne pratica poca!
Come noto Lidia Nobili ha affidato a Lallaria la gestione di una minima parte dei soldi che il suo Gruppo ha ricevuto dalle casse della Regione. Invece Mario Perilli ha gestito in proprio, essendo tra l’altro tesoriere di tutto il Gruppo regionale.
Vediamo ora come ha gestito Perilli questi soldi che ammontano a ben 2.017.946,28 di euro riferiti al periodo dal 1/1 al 31/12/2011. La voce con la quale questi soldi sono stati usati è quella di spese generali. Sono stati dati 13.583,38 euro per acquistare attrezzature d’ufficio e 622.083, 92 euro per compensi ai collaboratori, 3.070,80 euro per spese di cancelleria, 25.937,91 per spese postali, telefoniche, telefax, 18.675,24 per acquisto libri, giornali, riviste e abbonamenti. Quindi con i soldi “nostri” i consiglieri del PD nel 2011 hanno attrezzato un ufficio per svolgere attività politica a loro favore ed assicurarsi magari la rielezione. Un privilegio negato invece agli altri cittadini che si candidano alle elezioni i quali invece, se non sono stati ancora eletti in precedenza, debbono pagarsi in proprio le spese della campagna elettorale. Ad esempio nella campagna elettorale del 2010 nella quale Perilli è stato eletto, io sono stato candidato nella lista Bonino-Pannella e la campagna elettorale me la sono dovuta pagare di tasca, mentre Perilli ha attinto dai fondi del Gruppo del PD del quale lo stesso già faceva parte! Insomma Perilli è stato eletto con i soldi di tutti i cittadini della Regione Lazio in nome di un “evidente” principio di parità tra tutti i cittadini !?!? Non vi pare?
Non è chi non veda come una anomalia di tal fatta se fosse vera, come è vera, sia, questa si, una cosa veramente grave, e questo non lo ha detto un tizio che si chiama Fiorito, il calunniatore, oggi in carcere, come nel caso di Lallaria, ma sta scritto nella stessa relazione firmata dal tesoriere del Gruppo del PD Mario Perilli. Quindi non siamo nel campo delle insinuazioni e delle calunnie, ma nel campo dei fatti veri che, come dicono e scrivono gli avvocati nelle cause, risultano per tabulas e non possono essere smentiti.
Ma la gestione personalistica e di privilegio dei soldi dei cittadini della regione risulta chiaramente anche dalla singole voci della lunga esposizione delle spese contenuta dallo stesso resoconto firmato da Mario Perilli nella sua qualità di tesoriere del Gruppo del PD della regione Lazio.
Ma procediamo con ordine.
Il giorno 9/4/2011 il Gruppo regionale del PD ha tenuto due incontri dal titolo “Verso le amministrative del 9/4/2011” (quelle per la elezione del Sindaco di Fara Sabina) in due locali a circa 300 metri di distanza l’uno dall’altro (attività politica che c’entra poco o niente con gli scopi per i quali viene erogato ai Gruppi regionali il finanziamento pubblico). Il primo è il Crow Cafè di circa 30 mq. di spazio. Il secondo il Ristorante Da Pietro. Il primo emette fattura per euro 1.500,00 il secondo per euro 990,00 .
E’ evidente che sia nel primo caso che nel secondo il tesoriere del Gruppo del PD della Regione Lazio quel giorno ha fatto campagna elettorale a favore della lista capeggiata da Mazzeo (PD) pagando bevande varie e offrendo cene ai possibili elettori usando 2.490,00 euro ricevuti dalla casse della Regione Lazio a favore di privati cittadini che tentavano di farsi eleggere a cariche pubbliche nel comune di Fara Sabina, cioè in ente diverso da quello regionale. E’ sintomatico che, non contenti delle bevande consumate al bar Crow, siano poi andati mangiare al ristorante Da Pietro: due fatture di mangime per un solo evento.
Il 24/10/2011 sono stati spesi euro 1.200,00 per un incontro sul Piano casa a Passo Corese. Questa volta il tema è pertinente. Ma dalla brochure che annuncia l’incontro si ricava che si tratta di una cena di sottoscrizione per il partito democratico di Fara Sabina, sempre al ristorante da Pietro, annunciata per lo stesso giorno. Le cene di sottoscrizione vengono normalmente pagate dagli intervenuti con i loro soldi, e la quota di partecipazione è superiore al conto reale appunto perché la differenza va a favore del partito, in questo caso invece il conto sarebbe stato pagato con i soldi dei cittadini della Regione Lazio. Il che francamente se fosse vero, questo si, sarebbe veramente grave! Non ti pare Perilli?
Il 9 e 10 luglio 2011 il Gruppo del PD organizzò il convegno “La politica agricola del PD”. In due giorni sono state consumate bevande per euro 1.200,00, come risulta da una fattura rilasciata da D’Orazio Renzo s.a.s. distribuzione e ingrosso bevande. Una vera e propria “sgargarozzata” di liquidi per gli scarsi partecipanti, e tutto questo sempre a spese dei cittadini della regione Lazio! Il che francamente se fosse vero sarebbe veramente grave! Non ti pare Perilli?
Il 23,24 e 25 /9/2011 viene organizzata la Festa del PD, come risulta dalla brochure diffusa per l’occasione. Una fattura di euro 1.962,98 viene pagata per il convegno “ gli effetti della manovra del Governo e della Regione Lazio sui territori della Sabina” a passo Corese. Si deve ritenere che in quel giorno il convegno non possa che essere stato svolto all’interno di tale festa. Anche questa volta la spesa riguarda spese per bevande di tutti i tipi. Ora all’interno del recinto della festa è noto che c’è una stand gastronomico e si vendono bevande di tutti i tipi. Allora viene spontaneo pensare che i rifornimenti siano stati effettuati con i soldi dei cittadini della regione Lazio, e gli incassi delle vendite (perché le bevande non vengono distribuite gratuitamente) incamerati dal partito. Insomma ci guadagnano due volte. Io penso che sia stato tutto regolare, ma francamente, se fosse vero, questo si che sarebbe veramente grave! Non ti pare Perilli?
Inoltre il 23/9/2011 si è volto, sempre annunciato dalla solita brochure, un incontro dibattito sul tema “Il Governo regionale e i territori”. Per questo incontro sono stati pagati euro 424,00 alla Agricola commerciale s.a.s. di Passo Corese. E’ credibile che nello stesso giorno nel quale inizia la festa del PD in apposita area, venga tenuto un incontro dibattito in altro sito dello stesso luogo? Ma chi è che ha preparato il resoconto delle spese del Gruppo del PD per l’esercizio 2011? Un incompetente, o uno che pensa che i lettori siano tutti dei gonzi. Forse è stata pagata qualche fornitura ad personam? Io penso che ciò non sia accaduto, ma se fosse vero sarebbe veramente grave, non ti pare Perilli?
Per la presentazione del libro di Reichlin sono state registrate due fatture di euro 240 ciascuna dell’albergo IV Stagioni di Rieti del gennaio 2011. La presentazione del libro di Reichlin è avvenuta il giorno 22 ottobre 2010 alle ore 18,00 nella sala convegni dell’albergo una sola volta. Perché due fatture? Come mai l’albergo ha emesso due fatture? E’ corretto registrare pagamenti effettuati con i soldi dei cittadini del Lazio due volte per un solo avvenimento? Io sono certo che si è svolto tutto regolarmente, ma se un solo pagamento è stato registrato due volte, sarebbe veramente grave, o ti pare corretto tesoriere Perilli?
All’Associazione Fara Music di Fara Sabina a gennaio 2011 vengono liquidati euro 6.000,00 per la organizzazione del convegno “Sviluppo del territorio e Musei locali”. Dalla stampa locale risulta che quel convegno si è tenuto presso il monastero delle Clarisse di Fara in Sabina, mentre il sito del PD registra che il convegno verrà messo in onda il 2/12 e il 3/12/2010.
Cosa c’entri una associazione musicale con la organizzazione e messa in onda di un convegno sullo sviluppo del territorio e i musei locali è cosa ardua da capire, specie se lo stesso convegno si è svolto presso le monache Clarisse!
Non è che quei soldi sono serviti per mascherare un contributo agli amici dell’associazione o addirittura per mascherare un finanziamento ad una TV locale? Sarà un cattivo pensiero, io sono convinto che ciò non è accaduto, come lo era Perilli nei riguardi di Lallaria sulle fatture liquidategli dalla Nobili, ma se ciò fosse vero, sarebbe veramente grave! Non ti pare Perilli? Sono soldi dei cittadini della Regione Lazio!
Il 10 giugno del 2011 alla Art Work Studio fotografico di Passo Corese vengono liquidati euro 4.300,00 per la organizzazione di un incontro del Gruppo PD su tematiche referendarie a Borgo Quinzio. Un servizio matrimoniale con album rilegato in pelle costa di meno! Chissà quante fotografie sono state scattate ai convegnisti, magari con l’autografo del consigliere regionale!
Ma non basta, sul sito del PD di Fara Sabina c’è una brochure intitolata “Iniziative apartitiche per il si al referendum del 12 e 13 giugno” con cena al campo sportivo alle ore 20,00 (costo euro 13,00) e concerto in piazza Salvo D’Acquisto alle ore 21,30. La partecipazione degli artisti è a titolo gratuito per sostenere la causa referendaria. L’iniziativa viene definita apartitica, ma è organizzata dal PD.
E allora? Non è che quei 6.000,00 euro sono serviti per finanziare gli amici dell’Art Work? Visto anche che la manifestazione si è svolta con il contributo dei partecipanti che hanno cenato al campo sportivo? Anche qui credo che tutto si sia svolto regolarmente, ma se fosse vero il sospetto sarebbe grave di certo perché i soldi del Gruppo sono tasse pagate dai cittadini del Lazio! Che ne dici Perilli?
All’agriturismo Il Bagolaro durante il 2011 vengono liquidate fatture per un ammontare di euro 5.648,00. Cene, pranzi, spese di rappresentanza e composizioni di rappresentanza di Natale, come si legge nel rendiconto. Il figlio del tesoriere del Gruppo del PD della Regione Lazio Perilli è il cognato della titolare del Bagolaro signora Casciaro Valentina.
Che cosa si deve pensare di un uso così disinvolto dei fondi che la Regione mette a disposizione dei consiglieri regionali? Tesoriere Perilli, non ti pare una gestione personalistica che somiglia molto a quella della famiglia Bossi, quella dell’Umberto nazionale?
Alla Disco Service, che organizza eventi musicali, vengono liquidati 847,00 euro per il convegno “Il governo e la regione affossano i territori della Sabina” effettuato a Fara Sabina il 24/09/2011. Uno dei giorni della festa del PD di Fara Sabina. Siamo in presenza di un altro doppione. Non è che anche alla Disco Service è stato concesso un contributo? Io non lo credo, ma se fosse vero anche in questo caso sarebbe grave, non ti pare Perilli!
Ad una ditta Miniucchi nel mese di settembre sono stati liquidati euro 3.600,00. A Fara Sabina ci sono due ditte Miniucchi. La ditta Miniucchi Francesco che ha un frantoio a Borgo Quinzio e la ditta Miniucchi Giuliano che gestisce autotrasporti. I soldi sono stati liquidati per la organizzazione di un “Incontro dibattito sulle tematiche della casa”, ne consegue che le due ditte sopra citate sono estranee alla vicenda. E allora, chi è questa ditta Miniucchi, che cosa fa? Come mai? Si tratta di un contributo a qualcuno o di regalie camuffate da incontri di cui non si ha traccia?
Alla Associazione Fara Arte di Canneto sono stati liquidati a febbraio del 2011 euro 1.200,00 per la divulgazione di iniziative del Gruppo PD a Fara Sabina. Che il Gruppo PD avesse bisogno di artisti per divulgare le sue iniziative lascia un po’ perplessi, ma tant’è.
IRIS BAGS ha ricevuto euro 1.800,00 per stampa di gadget promozionali del Gruppo stesso. All’Agriturismo il Borghetto d’Arci sono stati corrisposti euro 5.000,00 per l’incontro più affollato di tutti quelli riportati sul rendiconto firmato da Perilli avvenuto il 14/12/2011, ovviamente per gli auguri di Natale. Ma questo incontro è stato effettuato in clandestinità perché esso è stato fatto senza alcun manifesto. Perilli ha dichiarato che i partecipanti hanno pagato, ma i soldi sono stati versati al Centro anziani. Quindi, a detta dello stesso Perilli, i soldi delle tasse dei cittadini del Lazio sono serviti per pagare anche in questo caso una cena a una moltitudine di persone ad iniziativa del PD allo scopo di reperire fondi da versare nelle casse del Centro Anziani. Siamo in presenza di un uso corretto di fondi pubblici erogati per scopi politici? Le cene normalmente si offrono ad iniziativa dei partiti per ottenere facile consenso! Nel caso di specie sono state offerte a parsone che non ne avevano bisogno, tanto che hanno pagato una quota di partecipazione.
Altro capitolo interessante del rendiconto firmato da Perilli è quello dei finanziamenti alla stampa di fiancheggiamento. Al Nuovo Paese Sera il Gruppo del PD ha versato euro 24.040,00.
Ad un giornalista locale sono state erogati per l’anno 2011 euro 11.300,00 perché incaricato del coordinamento delle attività del Gruppo in Provincia di Rieti. Si da il caso che questo Vespa locale appaia spesso in TV come battitore di garanzia nelle interviste fatte ad uomini del PD e loro alleati al fine di evitare spiacevoli domande ecc. Con questi mezzi, per verità applicati dalla sinistra e dalla destra in egual misura, la stampa italiana è diventata una banda di trombettieri, tra l’altro assai stonati.
Alla promogest 3000 s.r.l. sono state liquidate 15 fatture per un ammontare di euro 18.030 per assistenza societaria! Chissà di quali affari si sarà occupata? Il responsabile di tale società è un certo Antonio Lombardi che è anche responsabile del CAAF GCIL Lazio e Basilicata. Il fiancheggiamento continua imperterrito, sempre a spese nostre.
Alla fine del rendiconto c’è una postilla che registra la esistenza di una doppia registrazione della somma di euro 8.320,00 versata due volte alla tipografia SDS, non si comprende perché. Dopo due mesi tale indebito non è stato ancora rimborsato dalla SDS. Lo sarà mai?
Al termine di questa lunga fatica interpretativa vengono spontanee alcune considerazioni.
1) Il tesoriere del Gruppo regionale del PD è una specie di padrone assoluto il sostanzioso malloppo ottenuto dalle casse regionali con il consenso di tutti i gruppi, tranne quello dei Radicali. Egli gestisce in proprio, destina i soldi a chi vuole e dove vuole, in particolare nella zona dove egli viene eletto.
2) La sparata scandalistica di Perilli e Lodovisi contro la consigliera Lidia Nobili del PDL, ma diretta al radicale Paolo Campanelli, al lume di quanto sopra esposto appare l’atteggiamento del “bue che disse cornuto all’asino”! Per non dire che la Nobili ha gestito solo 153.000,00 euro, mentre il tesoriere del Gruppo del PD Perilli ne ha gestiti venti volte tanti. E sapendo come stavano le cose a casa propria, Perilli fa la figura del maldestro pollastro di campagna al quale è stato dato un incarico nel pollaio nazionale!
Inoltre la Nobili non ha utilizzato niente per i suoi amici, ha solo rimborsato alla Lallaria ciò che la stessa aveva speso su suo incarico, più la doverosa e sacrosanta parcella. Certamente un comportamento più lineare di quello di un erede di un partito che si definiva diverso e che continua a definirsi tale anche se non lo è. E tutti sanno che chi scrive non è mai stato tenero con la signora Lidia che, di tutto si è occupata, in questi lunghi anni di dominio del centro destra, meno che di politica. Ma ciò che risulta non può essere negato.
L’attacco di Perilli e Lodovisi al radicale Paolo Campanelli è stato fatto solo perchè Campanelli è reo di aver organizzato la resistenza di Fara Sabina e di tutta la Sabina al Polo Logistico di Passo Corese, fortemente voluto dal PD in combutta con il PDL e con il SEL di Passo Corese. La Nobili non c’entra, è stata usata maldestramente come strumento senza rendersi conto che prima di cercare la “pagliuzza a casa degli altri, c’era da rimuovere una trave in casa propria”.
3) Ma non basta. Il tesoriere del Gruppo del PD della regione Lazio è stato oggetto delle attenzioni di Panorama per via della assunzione del figlio Mattia presso lo Istituto per l’inquinamento atmosferico, quando lo stesso tesoriere padre era Presidente della commissione agricoltura. Panorama adombrò l’ipotesi che si trattasse di una assunzione pilotata per via dei requisiti richiesti, in particolare della licenza liceale per un incarico tecnico così specializzato, del fatto che ci fu un solo candidato e che la nomina avvenne ancor prima che fosse proclamato vincitore.
Il Perilli dichiarò che era tutto falso e che avrebbe inoltrato querela. Ma fino ad oggi non si è saputo di procedimenti giudiziari, mentre la figlia del medesimo Serena Perilli nel profilo Linkedin si qualifica come impiegata presso Nuovo Paese Sera s.r.l., lo stesso giornale che ha ricevuto dal Gruppo del PD del Lazio, di cui è tesoriere il padre, la somma di euro 24.040,00 nel 2011 come abbiamo registrato prima. Ora io non credo che papà Mario Perilli si sia interessato della sistemazione dei propri figli che, essendo bravi, non hanno bisogno di essere raccomandati, ma…se fosse vero, sarebbe una cosa veramente grave perché lo stesso avrebbe abusato della sua posizione di potere per interessi familiari. Non Ti pare Perilli?
4) I rendiconti che i partiti hanno introdotto nella prassi dei finanziamenti pubblici a loro favore sono una vera e propria presa per il sellino. Si tratta di carta straccia di nessun valore, sottoposta a nessun controllo, nella quale vengono segnate maldestramente spese a capriccio che, se fossero prese in considerazione da revisori contabili, sarebbero rispedite al mittente per carità di patria. La cosa più grave è che con questi pezzi di carta i partiti pensano di stare a posto.
E per ora basta, perché ho già abusato troppo della pazienza dei miei affezionati lettori, ed è giusto non abusarne troppo.
Avv. Gianfranco Paris
tesoriere Sabina Radicale