Sabina Radicale sarà in piazza, accanto alla comunità afghana e alle altre associazioni, condividendo l’obiettivo di premere sul governo italiano affinché si creino corridoi umanitari per consentire a TUTTI coloro (uomini, donne e bambini che vogliano lasciare quel paese) di poterlo fare.
Chiediamo che il governo si attivi con priorità per i ricongiungimenti familiari di afghani già in Italia e che conceda il visto di ingresso per motivi di studio a tutte le donne afghane che ne facciano richiesta. Su questo Radicali Italiani ha lanciato una iniziativa nazionale https://radicali.it/campagne/vi-abbiamo-visto/
Plaudiamo intanto alla iniziativa delle organizzazioni diocesane reatine che si sono rese disponibili ad accogliere parte dei pochi profughi che sono già riusciti a salvarsi.
Nel frattempo, il consesso internazionale deve fare ogni sforzo e mettere in atto ogni azione affinché il governo afghano si adegui agli standard internazionali in materia di diritto umanitario internazionale.
Si dice che quel paese non sia pronto ai diritti. Per noi non è così: come per #liberiFinoAllaFine in cui siamo impegnati in questi mesi, i diritti non sono di un paese e di chi lo comanda, ma appartengono agli individui, ed ad essi vanno garantiti.