Il Presidente Mattarella ha toccato nel suo messaggio al Paese moltissimi temi: molti consueti e dovuti, altri che finora aveva forse trascurato, come magistratura e dignità nelle carceri e che come radicali naturalmente salutiamo con favore.
Tra i temi non usuali però, uno che dovrebbe interessare anche Rieti è stato il suo richiamo ad una “stagione di partecipazione”, alla necessità di un “costante inveramento della democrazia” e che le scelte che ci attendono si debbano attuare con “libero consenso e coinvolgimento sociale”, l’invito ai partiti di “favorire la partecipazione” per “riannodare il patto con le istituzioni”.
Sabina Radicale ha già richiamato, in diverse occasioni e contesti, al fatto che questo tema sia ineludibile nel prossimo futuro e nelle amministrazioni ad ogni livello.
Sono i prossimi profondi cambiamenti per la transizione energetica ed ecologica ad imporcelo sia a livello nazionale che locale; la complessità delle sfide che abbiamo di fronte richiede un coinvolgimento e uno sforzo corale e condiviso, a meno che non si voglia percorrere una via autoritaria.
A livello locale, nonostante le ultime amministrazioni siano troppo spesso inciampate su micro e macro decisioni non condivise, la ricucitura di una comunità cittadina sembra non essere un obiettivo della politica: su questa esigenza, oggi ancor più pressante, aveva già fallito la giunta Petrangeli, che pure si pose il tema; tema poi sfrontatamente rigettato dalla giunta Cicchetti-Sinibaldi, cui l’attuale opposizione non ha opposto che inazione.