Vola il referendum Cannabis Legale; ma lo Stato non se ne avvede.

Proprio mentre martedì dal Comitato Referendum Cannabis si annunciavano le 330mila firme raccolte in 3 giorni online su www.referendumcannabis.it (ricordiamo che ne vanno raccolte 500mila entro il 30 Settembre, oggi mercoledì siamo a 420mila), a Rieti veniva diffuso un comunicato dei Carabinieri che riportava la denuncia di un 20nne incensurato per la coltivazione di 1 (una) pianta di cannabis.

Che la notizia sia stata diffusa, come promotori del referendum lo riteniamo un bene e crediamo che vada anche a vantaggio della raccolta firme mostrando l’insensatezza della norma attuale.

Non ci stupiamo che lo Stato occupi così le proprie risorse, che anche in un territorio periferico e “tranquillo” come il nostro sono sempre scarse: allo stato attuale è senz’altro dovuto che le forze dell’ordine effettuino le loro indagini e controlli; questo anche dopo la sentenza delle Sezioni Unite Penali della Cassazione del 16 aprile 2020, n. 12348 che ha sentenziato non sia punibile chi coltiva cannabis in casa per uso personale qualora l’esiguità del numero di piantine e prodotto e i mezzi usati, consentano di escludere lo spaccio.

Quello che sicuramente non è dovuto e non ci sembra opportuno è accompagnare la notizia con una foto scenografica della pianta tra due militari, neanche fosse stato rinvenuto un deposito d’armi della malavita.

Se la crisi del nostro sistema sociale si ravvisa anche nel sentire lo Stato come cosa “altra”, lo Stato dovrebbe evitare di mostrarsi così lontano da quanto si va ormai affermando a vari livelli, dal giurisprudenziale al politico al sociale.

Anche in carcere la raccolta firme per Eutanasia Legale e Giustizia Giusta

Oggi giovedì 9 settembre Sabina Radicale è entrata nel carcere di Rieti per garantire ai detenuti la possibilità di esercitare diritti civili e politici che sarebbero stati altrimenti preclusi.

L’iniziativa si inquadra in quella nazionale organizzata da Radicali Italiani che sta coinvolgendo una dozzina di istituti.

“Abbiamo dato disponibilità”, dichiarano Marco Giordani, Andrea Malfatti e l’avvocato Marco Arcangeli, “alla raccolta di firme sul referendum Eutanasia Legale, promosso da Radicali Italiani a fianco dell’Associazione Luca Coscioni, e sui sei referendum del pacchetto Giustizia Giusta promossi dal Partito Radicale e dalla Lega. Riconoscere ed esercitare i propri diritti di cittadini crediamo sia parte ineludibile di un processo di reinserimento nella società”.

A Rieti in più di 80 hanno voluto sottoscrivere le richieste di referendum, per la quasi totalità per tutti i quesiti. In diversi hanno chiesto informazioni, oltre che sui referendum giustizia, sul contenuto della Riforma “Cartabia”.

Tra i firmatari un detenuto 79nne ipovedente e su sedia a rotelle. Dai dati più recenti del Ministero e della Associazione Antigone, la Casa Circondariale di Rieti ospita attualmente 353 detenuti (per circa la metà stranieri), il 22% in più dei posti regolamentari mentre educatori e polizia penitenziaria sono il 40% e il 33% in meno del previsto. Il 30% dei detenuti è in attesa di giudizio. Il 20% sono classificati come “tossicodipendenti”. Il 90% dei detenuti assume, sotto prescrizione medica, terapia psichiatrica ma solo 36 sono le ore settimanali complessive di psichiatri e psicologi.

Eutanasia, Radicali: Martedì Iervolino a Terminillo per raccolta firme referendum

Martedì 24 agosto Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani, dalle ore 11 alle 13 sarà a Terminillo (Rieti) al tavolo di raccolta firme sull`eutanasia allestito da Sabina Radicale a Pian de’ Valli, dove incontrerà cittadini, giornalisti, militanti e simpatizzanti.

“E’ dal 2013, data in cui abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale, che attendiamo una risposta dal Parlamento – ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani – un immobilismo che non è stato scalfito neanche dai richiami della Corte costituzionale e dal processo Cappato-Dj Fabo. Ora con questo importante referendum stiamo dando voce al volere dei cittadini e possiamo finalmente immaginare insieme un futuro di libertà e dignità, fino alla fine “.

Tutti coloro che vorranno sottoscrivere il referendum – hanno dichiarato Marco Giordani e Fabio Andreola, segretario e tesoriere di Sabina Radicale – potranno farlo venendo al nostro gazebo muniti di documento. Solo a Rieti e provincia – comunicano dall’associazione – sono state raccolte più di tremila sottoscrizioni di cui oltre trecento in agosto “inseguendo” i cittadini nelle loro vacanze nella località turistica montana. Anche se abbiamo raggiunto l’obiettivo nazionale di 500 mila firme non ci fermiamo”.

Firma digitale ai referendum: Rieti e Sabina Radicale attori di una conquista storica per la democrazia italiana

Il 12 Agosto è stata una giornata storica per la politica e l’esercizio attivo della cittadinanza. Mentre la raccolta firme per Eutanasia Legale procede con successo in Italia e a Rieti (ad oggi 2200 firme raccolte in città ed altre 500 in provincia) è ora finalmente possibile, in alternativa, sottoscrivere il referendum anche in forma digitale (con SPID o Carta d’Identità Elettronica) dal sito https://referendum.eutanasialegale.it/firma-digitale/

Questa modalità di sottoscrizione, a disposizione di tutti (in decine di migliaia hanno già firmato nel primo giorno di attivazione), sarà al momento particolarmente utile per chi soffre di disabilità e per gli italiani residenti all’estero che fino a ieri potevano farlo solo in Italia o nei consolati.

Dopo anni di vuote parole sulla democrazia diretta e partecipazione digitale dei cittadini, questo sì è un passo avanti nell’esercizio dei diritti politici e che attua diritti costituzionali sempre ostacolati.

A questa conquista si è arrivati grazie al ricorso, in sede delle Nazioni Unite, da parte di segretario e tesoriere di Radicali Italiani, Mario Staderini e Michele De Lucia, che denunciarono nel 2013 i numerosi ostacoli al diritto dei cittadini a promuovere referendum.

Ostacoli che l’ONU ha giudicato nel 2019 “irragionevoli” condannando l’Italia e richiedendo che le astruse regole, con cui tuttora stiamo raccogliendo firme, fossero modificate. E’ per inciso in questo contesto che recentemente lo Stato ha allargato la platea dei possibili autenticatori ad avvocati ed avvocate, che tanto ci stanno aiutando nella raccolta referendaria.

Rieti e Sabina Radicale sono state protagoniste di questa conquista davvero epocale (l’Italia è l’unico stato in cui la firma digitale è applicata per iniziative non solo di proposta ma con valore vincolante): tra le testimonianze portate all’ONU figurano infatti le difficoltà che nel 2013 si riscontrarono nella sottoscrizione di referendum presso il Comune di Rieti.

Il brano della sentenza ONU che cita Rieti

A gonfie vele la raccolta per Eutanasia Legale in Italia e a Rieti: tutti i numeri

Sta andando a gonfie vele la campagna per il Referendum Eutanasia Legale: al 22 Luglio solo dai tavoli di raccolta sono arrivate 172mila firme, e ne sono stimate 200mila (per tavoli non ancora comunicati).

Ma dentro questo successo spicca quello di Rieti: i dati ufficiali al 20 Luglio dal Comitato Eutanasia Legale certificano l’ottimo andamento della raccolta che si sta ottenendo in provincia, già evidenziato dal gruppo “Eutanasia Legale Rieti” di Raffaele Fracassi con le quasi 1100 firme raccolte alla data.

Nella classifica per comuni tra 10mila e 50mila abitanti, Rieti è al 1° posto assoluto con 1408 firme raccolte in città, ed al 6° rispetto agli abitanti: 30 firme (naturalmente non tutte di reatini) per mille abitanti. Non solo: se Rieti (47mila abitanti) fosse stata nella soglia degli oltre 50mila, sarebbe stata la città al 1° posto rispetto agli abitanti.

Di questo risultato va reso grande merito a quel gruppo, con la sua costanza a presidiare ogni fine settimana le più movimentate piazze cittadine. Ma c’è poi anche Fara in Sabina, con 100 firme (8 per mille abitanti) raccolte dall’associazione MenteLocale (che replicherà domenica a Montopoli) e, tra i comuni sotto ai 10mila abitanti, ancora 6° per abitanti Frasso Sabino dove alla Fiera mensile Controvento e Sabina Radicale raccolsero 55 firme per mille abitanti (ma era la fiera, da 20 comuni diversi).

Mancano poi altre raccolte già effettuate a quella data, da Controvento a Monteleone Sabino e Poggio Moiano, e quelle in corso ma non ancora comunicate da avvocati, consiglieri comunali, sindaci. Anche qui l’attivismo in provincia spicca, con ben 17 tra sindaci e consiglieri che si sono registrati come “promotori” (ma anche diversi altri sono attivi); basti pensare che la Provincia e città di Roma ne conta 13 e la somma delle altre province laziali appena 8.

Importante sarà nelle prossime settimane, avendo battuto così intensamente il capoluogo – ma si continua, incrementare i tavoli in Sabina (già programmati tavoli a Poggio Mirteto per due venerdì) e farsi trovare dai cittadini – non solo reatini – quanto più in ogni angolo del nostro territorio (già programmato Terminillo nei fine settimana agostani).

Marco Giordani
segretario Sabina Radicale
referente locale EutanasiaLegale per Associazione Luca Coscioni
referente locale EutanasiaLegale per Radicali Italiani